A lezione di legalità
Nella società di oggi, si assiste molto spesso ad episodi di “Bullismo” che sono causa di disagio e di emarginazione: nell’istituto Comprensivo Nosside- Pythagoras, a Reggio Calabria, questo fenomeno è combattuto ed isolato, oltre a costituire un obiettivo di primaria importanza, inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa alla voce: “Costruire una coscienza della legalità”. In quest’ottica formativa la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Margherita Nucera,
ha invitato, a conferire con gli alunni delle terze della scuola secondaria di primo grado, il maggiore Giordano Mariano, Comandante della compagnia Carabinieri di Reggio Calabria insieme al maresciallo maggiore Antonio Ignazio Raffa.
“È per noi questo, un momento di crescita nella cultura della legalità – ha esordito la Dirigente Nucera nel presentare gli ospiti agli oltre cento alunni presenti nell’aula magna della scuola media Pythagoras – perché l’obiettivo da raggiungere, per una crescita armonica e una maturazione sociale, è quello di saper interagire positivamente con chi ci sta accanto, sapersi misurare con gli altri per crescere nella convivenza civile e nella solidarietà”.
E nel ringraziare il Maggiore Giordano per la sua presenza, la Preside ha invitato gli alunni ad “un ascolto profondo e ad un fruttuoso confronto che potrebbe fare scaturire domande per approfondire l’argomento, così delicato e preparatorio per una vita vissuta nel rispetto delle regole”.
Ha preso la parola il Maggiore Giordano che ha sottolineato l’importanza delle piccole azioni: “Io sono venuto qui a dirvi non ciò che dovete fare o non fare, a questo ci pensano i vostri docenti, ma per mettervi in guardia sulle conseguenze che potreste subire per ciò che fate: gesti che spesso vengono sottovalutati ma che portano in sé il seme del reato; infatti sottrarre, anche per scherzo, la merenda al compagno è già un furto, o spintonarlo o dargli uno schiaffo è una lesione personale che può essere aggravata da altre azioni. Pertanto – ha
aggiunto il Comandante – ogni azione sconveniente non è altro che una trasgressione che deve essere punita legalmente. Basti pensare agli atti di bullismo che si consumano giornalmente nelle scuole: sono da evitare assolutamente e chi assiste, deve condannare, senza nascondersi nel silenzio che si chiama omertà e può divenire complicità perseguita legalmente. Inoltre – ha aggiunto – anche il cyberbullismo dilagante riesce ad emarginare tanti adolescenti, con conseguenze anche gravi. Pertanto – ha concluso – l’invito è quello di comportarsi legalmente per non rovinarsi per sempre la vita sociale e lavorativa”.
Poi l’incontro è proseguito tra esempi e paragoni mentre gli alunni, molto interessati all’argomento, hanno posto domande al Comandante che è stato chiaro ed esaustivo; ha concluso l’incontro la Dirigente Nucera che ha sottolineato “l’importanza di vivere nella legalità per una civile convivenza, all’insegna della serenità e del rispetto delle regole”.
Melina Ciancia